domenica 26 giugno 2011

Arvicola di Savi


Vista e fotografata a Marana.
Poi abbiamo anche salvato da annegamento un ramarro che era finito nella fontana...

mercoledì 22 giugno 2011

Grecia 2011

Primo giorno, lunedí 13: Vicenza Ancona. Tutta autostrada. Tempo buono: no sole ne' pioggia... Traffico OK; solo a Bologna (erano circa le otto, nove di mattina) c'era un po' di confusione. Stanco di affiancare camion a destra e di essere affiancato da missili a sinistra, mi sono fermato a riposare un paio di minuti in autogrill. Al rientro, ero in un flusso di traffico molto più tranquillo!
Poi a Rimini sulla A14 c'é una zona di lavori in corso, con limiti di novanta o centodieci kmh. Rispettati dai tedeschi con le loro mercedes. Le mercedes con targa italiana mi sorpassavano, viceversa, ben oltre il limite!
All'imbarco, ho ritrovato il finlandese su transalp che mi aveva affiancato in autostrada e al distributore (partito venerdí dalla finlandia), un tedesco in GSXr, uno su un vecchio BMW e due con le loro immancabili GS, e una coppia di Torino in VFR.
Secondo giorno, martedí 14. Sbarcati in Grecia. La sveglia sulla nave é composta da un uomo che entra in cabina e accende la luce gridando "Igoumenitsa!!". Scesi sul porto, abbiamo subito individuato come uscire dalla cittá per imboccare la statale per Ioannina. Un po' a intuito, perché le indicazioni stradali in Grecia si riveleranno, per tutto il giorno, poco soddisfacenti. Prima visione della Grecia: nessuna cura delle strade, sporco, abbandonato. Seconda visione: moto e scooter guidati da gente senza casco!
La E90/92 fino a Ioannina si è rivelata comunque una splendida strada di montagna, e mi sono divertito un sacco a guidare la moto. Prima sosta greca in un bar per un caffé; cartello di vietato fumare ma dentro fumavano tutti, si é acceso una sigaretta anche il tizio che ci ha fatto il caffé. Poi sosta per visionare un ermellino morto (ne seguiranno altri due o tre per cui basta soste...) e poi per spostare una tartaruga viva dalla strada (ne vedremo un'altra ventina, sulla strada e ai margini; praticamente l'animale più diffuso in Grecia...).
Parco di Zagori bellissimo, con sosta obbligata all'ufficio informazioni a dialogare in inglese con la tizia che ci ha suggerito cosa vedere. PS: l'italiano non lo parla nessuno: ne' alberghi ne' ristoranti ne' APT...
Altra impressione sulla Grecia: la disponibilità delle persone. Caffé offertoci al bar dal vecchietto seduto accanto a noi, un altro che si ferma con la sua auto a chiedere se vogliamo informazioni perché ci vede dubbiosi, fermi davanti all'APT di Kalambaka e uno dentro (non dell'ufficio) che ci fa segno di entrare che é aperto, tutti che ci salutano...
Poi autostrada (bellissima, senza traffico, gratuita) e arrivo a Kastraki. Dopo due o tre tentativi in alberghi (bruttini e costosi) posti sulla strada principale, abbiamo trovato uno splendido alberghetto ai confini del paese al termine di una stradina ripidissima, con visione sulle Meteore direttamente dalla nostra camera con giardinetto; successiva cena in trattoria con feta e grigliata di agnello e porco.
Terzo giorno, mercoledí 15. La sveglia oggi la dà il temporale, e fino alle 10 e trenta non smette di piovere. Comunque ottima colazione e poi qualche ora in terrazzino a guardar piovere davanti le Meteore, in compagnia di una piccola salamandra gialla e nera. Poi, appena possibile, in moto diretti al primo monastero. Ne visitiamo quattro. Uno no perché chiuso il mercoledí e un no perché troppo affollato. Nel monastero della Trinità ci addormentiamo su una panchetta aspettando che smetta di piovere... Pochi km in moto (una ventina in tutto il giorno), parecchie scale (per l'accesso ai monasteri) e tante soste (aspettando tra una pioggia e l'altra). All'ingresso di ogni monastero paghiamo due euro a testa, e le donne in pantaloni sono invitate a indossare un telo a foggia di gonna. Il monastero di santo Stefano é gestito da suore, ed è l'unico a chiudere durante la pausa pranzo.
Quarto giorno, giovedí 16. Trasferimento da Kalambaka a Delfi e visita a Delfi. Stavolta il meteo é stato clemente: praticamente ogni km percorso era stato bagnato dalla pioggia prima del nostro arrivo, da pochi minuti (strada ancora bagnata) a qualche ora (presenza di pozzanghere) ma noi non abbiamo mai preso acqua! In compenso, quando ho chiesto a Gabri di controllare il fanale posteriore e lei mi ha detto che non funzionava ne' stop ne' luce di posizione, pensavo scherzasse; invece adesso sono alla ricerca di una lampadina da 5/21 watt per sostituire la mia bruciata!
Strada ancora eccellente. Un po' di traffico in più, ma strade larghe e nel complesso mantenute meglio dei giorni passati (si trattava sempre peró di strade statali). Bei tratti di montagna con ampi tornanti. Fantastico il tratto da Lamia per dirigersi verso Amfissa. Salita a due corsie con pochissime auto (una o due al chilometro) percorsa a manetta con l'ago della benzina in visibile calo! A proposito: nessun problema per i rifornimenti. Dappertutto, anche in mezzo ai monti, distributori frequenti come le edicole a Vicenza! Peccato che la benzina costi, strano ma vero, più che in Italia.
Thanassis, il nostro albergatore di Kastraki, ci aveva prenotato il pernottamento a Delfi e spiegando dov'é l'albergo si é messo a ridere dicendo che a Delfi ci sono solo due strade. È vero! Una via va da destra a sinistra e un'altra va da sinistra a destra. Fine. Anche le rovine del tempio di Apollo: sulla strada, usciti dal centro abitato, prima si vede il museo e poi l'ingresso alle rovine.
Finalmente qualcuno che parla italiano: ieri un giovane nel negozio di icone (e parlava benissimo); oggi Giovanni, il tipo dell'hotel. Che peró parla italiano solo per quanto riguarda le vicende dell'albergo (prezzi, orari, camera...) ma per chiedere il tempo o dove comprare olio: meglio l'inglese!
Quinto giorno, venerdí 17. Trasferimento al porto di Patrasso per l'imbarco sul traghetto. Arrivando da Delfi, la strada é sempre sulla costa nord del golfo di Corinto. Panorami bellissimi, anche se un po' noiosi; mare splendido, ma (come l'anno scorso in Corsica) siamo stati in Grecia senza mai fare il bagno! Sul percorso, menzione d'onore a Galaxidi. Bellissima chiesa, bellissimo porto, bellissimo mare. Come in tantissimi altri posti in Grecia, in Chiesa non é possibile fare fotografie... E a proposito, come in tantissimi altri posti in Grecia la segnaletica orizzontale é scarsissima, e a Galaxidi ho passato uno stop senza rendermene conto!
Menzione d'onore anche al ponte sullo stretto di Corinto. Costa un euro e novanta, si paga all'ingresso ed é spettacolare.
A Patrasso c'é un'altra Grecia. Casino, traffico, confusione. Siamo scappati all'interno del porto, mostrando i biglietti all'ingresso, per evitare il caos sulle strade. E intorno al porto: decine di persone assiepate alla recinzione in attesa del momento propizio per nascondersi su qualche mezzo e entrare clandestinamente in Italia. Attendendo l'imbarco con la coppia di Perugia sul TDM, abbiamo visto ragazzini inseguiti da poliziotti in scooter, altri entrare di corsa e tornare al punto di partenza perché avvistati, e due dentro il cellulare accompagnati non si sa dove da un poliziotto.
Ultimo giorno, sabato 18. Ritorno a Vicenza. Subito un impatto negativo sulle strade italiane: dal porto di Ancona seguo le indicazioni per l'autostrada. Ingresso chiuso. Mi mandano avanti sulla strada verso roma (?) per una ventina di chilometri. Poi mi fanno uscire e rientrare sulla corsia opposta. Altri venti chilometri in senso contrario e imbocco l'ingresso di prima provenendo dall'altra parte. Domanda: se ad Ancona mi facevano subito raggiungere l'A14 dall'altra via, non risparmiavo quaranta km?
In autostrada un vento feroce contrario mi stanca più del dovuto. Sosta in autogrill per caffé e rifornimento, e a Cesena usciamo dall'autostrada per imboccare prima la "Orte-Ravenna", poi la Romea e quindi a casa sulla A4. Traffico nella norma fino a Chioggia, con strada decisamente da preferire all'autostrada. Traffico da Bestie tra Chioggia e Padova, con auto incolonnate (molte non sulla destra ma in mezzo alla strada...) e scooter a sorpassare la colonna d'auto. Ma dov'erano andati: tutti al mare a Sottomarina? Bho. Sarà che torno dalla Grecia con la sola abbronzatura presa in nave al ritorno, ma certe "frenesie" da sabato al mare non le capisco. Comunque: temporale da far paura (solo far baura, bagnare no: due gocce due tra Padova e Grisignano) e corsa a casa.
Dopo 1.519 km (media perfetta di 20 km/giorno togliendo il mercoledí alle Meteore) e media precisa di 20,83 km/lt in due e bagagli con il Transalp 700.

domenica 12 giugno 2011

Quarantapercento

Dai, ancora un piccolo sforzo. Nonostante il tigiuno consigli di andare al mare e i ministri o presunti tali non vadano a votare perchè "diseducativo per la democrazia rappresentativa" (romano al corriere della sera) siamo al quaranta per cento alla chiusura di domenica. Domani, ci arriviamo?

Post 1, 2 e 3

Aggiornamento: di nuovo usciti ONOREVOLMENTE dal torneo del Giglio. Tre o quattro ottime parate, tra le quali: piattone di Germa da destra e palla sopra la traversa in tuffo. Tiro dalla sinistra di un Bocciodromo e tuffo sulla destra con palla deviata oltre il secondo palo e poi in angolo da qualcuno dei miei. Con successiva mia esultanza come a un gol!
Poi: oggi referendum. Il corruttore di mills si è divertito a metterci nel culo il precedente referendum che annullava il nucleare, e noi lo ripresentiamo e lo mettiamo nel didietro a lui. Tiè.
Ultimo: domani si va in Grecia. Partenza alle sedici da Ancona; ma ieri mi è arrivata una mail per avvisarmi che la partenza è anticipata alle tredici e trenta. Ho chiesto: scusi, e quando si arriva? Risposta. Martedì alle cinque e trenta sbarco in Grecia. Qualcuno conosce a Igoumenitsa un bel baretto che fa buone briosch per colazione?