venerdì 12 ottobre 2007

Ancora no Dal Molin

A Vicenza, la situazione è sempre più strana: la lega nord ha organizzato una raccolta firme per impedire lo svolgimento di una missione contro la base al Dal Molin per il prossimo dicembre. Dice che una manifestazione di tre giorni impedirebbe l’approvvigionamento di doni per il Natale, con grave danno dei commercianti. Due cose: non me ne frega un picchio di chi passa le domeniche di Dicembre a spendere soldi per Natale e, secondo, i commercianti che hanno tenuto aperto durante le precedenti manifestazioni contro la bas USA, ignorando le stupide grida allarmistiche dell’amministrazione comunale, hanno fatto ottimi affari.

Sono anche preoccupati, i leghisti, dell’ordine pubblico. Ma allora non hanno capito un cazzo dalle precedenti manifestazioni! Pacifiche e tranquille come se ne vedono spesso (ma come la TV spesso non ci fa vedere, preferendo lo stronzo, uno, che brucia un cassonetto ai centomila che sfilano pacificamente). Non hanno capito un cazzo, perché 120.000 persone che sfilano tranquillamente per una città di 100.000 abitanti, come è successo lo scorso 17 febbraio, sono un esempio di civiltà che alcuni “padani” non raggiungeranno mai.

Dicono che hanno sporcato i muri con scritte. Giuro. Centoventimila persone in giro per Vicenza e questi si lamentano delle scritte sui muri. Come se i vari “w bossi” e “padania libera” che mi risultano scritti un po’ dappertutto li avessero scritti i NO DAL MOLIN. Ma per favore!

Ci sono anche scritte “paroni a casa nostra”, fatte dai leghisti sui muri di Vicenza. A casa nostra escluso il Dal Molin, a quanto sembra.

Auspico un intervento del Vecovo di Vicenza, mons. Nosiglia. Una manifestazione per la Pace, invece della corsa ai regali natalizi, è il miglior catechismo che possiamo offrire ai nostri figli prima del Natale. Se non dirà nulla… è leghista pure lui!

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