giovedì 18 marzo 2010

Remigio

Remigio Pe**i**ari, classe 1951.
Due ore fermo con l'auto di traverso in via Prandina, incapace di muoverla senza andare a sbattere contro qualcosa. Incapace di dire due parole di fila e che poi, da solo, non trova più le chiavi dell'auto dalla quale non si è mai allontanato per più di due metri.
Non si sa se ubriaco, diabetico, entrambe le cose o solo disturbato mentalmente. Dopo un'ora al volante dell'auto ferma, trova il coraggio di dire vaffanculo al poliziotto che dal finestrino gli chiedeva per l'ennesima volta di spostarsi. Poliziotto che, chiamato dal proprietario di un'auto sbattuta da Remigio in fase di manovra e incapace di fargli firmare la costatazione amichevole, non ha mosso un dito ne' a favore ne' contro Remigio ma ha fotografato per multarle tutte le auto in divieto di sosta nella via.
Poi l'ho accompagnato a casa, Remigio, guidando io la sua auto con Loris che mi seguiva per riportarmi indietro. E mi ha confermato di essere diabetico e anche di bere un po'.
Ma soprattutto ho capito di aver accompagnato a casa un bambinone di cinquantanove anni...

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