giovedì 3 giugno 2010

Caro Borriello

Caro Borriello. La tua uscita di ieri contro il giornalista-scrittore Saviano ha messo in luce per l'ennesima volta l'impossibilità di avere il corruttore di mills come presidente del consiglio.
Le tue idee sono sacrosante e rispettabilissime; esprimendole, non hai fatto del male a nessuno (o solo a chi, probabilmente ritieni, ha fatto male a te scrivendo Gomorra).
Ma tu, vedi, sei un giocatore del milan. La squadra di colui che ha il dito puntato contro da chi racconta vicende di mafia e di camorra. Se tu giocavi nella Sampdoria o nel Lanerossi Vicenza, vedi, le tue idee erano le tue idee... chi ci dice che oggi le tue idee non siano state un po' forzate dal tuo presidente nonchè datore di lavoro? Guarda caso, maggior risalto alla vicenda, con tua foto a tutta pagina, l'ha data il quotidiano di famiglia del corruttore di mills.
Borriello, dammi retta: lìberati. Manda a quel paese il tuo presidente e va a giocare in una squadra che ti darà meno soldi, ma che non abbia vicende personali del padrone da nascondere.
Se quello su Saviano è il tuo pensiero, potrai tornare a esprimerlo liberamente e onorevolmente.

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