mercoledì 25 maggio 2011

Pace dei sensi

La pace dei sensi (ma il nome ora come ora è esagerato) non è negativa. Mi rendo conto di quanto bene mi sento a poter dialogare, come accaduto oggi, con una bella ragazza. Senza malizia, senza stare attento a dove vanno gli occhi, senza pensare a chissà cosa mentre lei parla!
Oggi ho posteggiato, volutamente, la cinquecento vicino ad un'altra di uguale colore. Quando l'ho riaperta al mio ritorno, il bambino che sopraggiungeva ha avuto un moto di sorpresa, pensando fosse la sua; e la sua bellissima mamma l'ha tranquillizzato.
Ho allora potuto scherzare con il bimbo e parlare candidamente con la mamma, come "da giovane" non avrei potuto fare.

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